Una delle accuse che è stata sempre fatta dai Cattolici romani ai Protestanti sin dai tempi della Riforma è quella di avere falsificato la Bibbia per sostenere le loro dottrine sbagliate! Questa è la ragione per cui la curia romana aveva dato ordine ai suoi seguaci di non leggere Bibbie ‘protestanti’, e di gettarle nel fuoco nel caso entrassero in possesso di esse.
Questa naturalmente era ed è una calunnia per tenere il popolo lontano dalle Bibbie tradotte fedelmente, ma anche per evitare ai Cattolici di leggere Bibbie che non portassero ai margini le note cosiddette esplicative – ma che in effetti sono fuorvianti – poste dai traduttori cattolici per ordine del papa nelle loro Bibbie.