IL MITO DI PIETRO A ROMA - Un mito apostolico romano


Per secoli nessuno ha mai osato mettere in dubbio che San Pietro fu il primo Vescovo di Roma e qui venne martirizzato sotto la persecuzione di Nerone del 64 d.C.


Pochi tuttavia sanno che non esistono prove storicamente e filologicamente sostenibili che ciò sia avvenuto, che tutta la tradizione che ha tramandato tale venuta si è formata oltre un secolo dopo i fatti e che in Turchia e Siria esiste una tradizione ugualmente solida che attesta che Pietro operò tra la Palestina e la Siria, dove morì come Vescovo di Antiochia.
Il mito del soggiorno di Pietro a Roma nacque tardivamente, almeno 150 anni dopo la morte di Gesù, e venne costruito a tavolino per affermare il traballante primato del Vescovo di Roma sulle altre diocesi dell’Impero.
Come spiegare allora un fatto dato per certo dalla totalità dei cattolici?

"LA DONAZIONE DI COSTANTINO"


Il “Constitutum Constantini”, è un documento apocrifo conservato in copia nelle DECRETALI dello Pseudo-Isidoro (IX secolo) e, come interpolazione, in alcuni manoscritti del Decretum di Graziano (XII secolo), che pretende di riprodurre un editto emesso dall’imperatore romano Costantino I e risalente al 313.
 

Con esso, l’imperatore avrebbe concesso al papa Silvestro I e ai suoi successori il primato sui cinque patriarcati (Roma, Costantinopoli, Alessandria d’Egitto, Antiochia e Gerusalemme) e attribuirebbe ai pontefici le insegne imperiali e la sovranità temporale su Roma, l’Italia e l’intero Impero Romano d’Occidente.

Preti pedofili, sacerdote-psicologo racconta: «così vengono nascosti dal Vaticano» [INTERVISTA ESCLUSIVA]


ROMA – Un lungo dialogo quello tenuto dall’abAteo Impertinente con don Carlo – il cui nome è stato alterato per proteggere la sua identità - sacerdote, psicologo e insegnante di psicologia presso una prestigiosa università.
Il tema: la pedofilia nella Chiesa Cattolica e il modus agendi del Vaticano. «Provo vergogna per quello a cui ho assistito in tanti anni – afferma don Carlo – e per il modo in cui è stata gestita finora la “patata bollente” della pedofilia.»

L'inganno dei Legionari di Cristo, venuto alla luce nei documenti recenti, testimonia una vasta copertura dei fatti

I documenti recentemente resi noti in sede di processo a Rhode Island dimostrano che i Legionari di Cristo, al centro di tremendi scandali, hanno nascosto informazioni sulla vita sessuale del loro fondatore ad una ricca vedova che ha fatto donazioni all'ordine per 30 milioni di dollari nell'ultimo ventennio.
Nel 2009 la nipote della vedova, Mary Lou Dauray, ha fatto causa ai Legionari e alla banca che ha disposto le transazioni, accusandoli di frode.

FRANCESCO SCRIVE AI MUSSULMANI “Mi sento vostro fratello”



Città del Vaticano, 2 agosto 2013 – “Come tutti sapete, quando i Cardinali mi hanno eletto come Vescovo di Roma e Pastore Universale della Chiesa Cattolica, ho scelto il nome di Francesco, un santo molto famoso, che ha amato profondamente Dio e ogni essere umano, al punto da essere chiamato ‘fratello universale’”.

Lo scrive Papa Francesco in un messaggio indirizzato “ai musulmani di tutto il mondo” in occasione, spiega lo stesso Pontefice, “della conclusione del mese di Ramadan, dedicato principalmente al digiuno, alla preghiera e all’elemosina”.
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