Roberto Benigni non ha detto la verità sul culto delle immagini

Il secondo comandamento afferma: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti” (Esodo 20:4-6).

La Chiesa Cattolica Romana invece insegna oltre che a fare statue e immagini, anche a prostrarsi davanti ad esse e a servirle: per cui essa insegna ai Cattolici a darsi all’idolatria (impedendogli così di entrare nel regno dei cieli perché gli idolatri non erediteranno il regno di Dio – 1 Corinzi 6:9-10).

Come il Vaticano creò l’Islam - La sconcertante storia raccontata dall’ex sacerdote gesuita Alberto Rivera


Ciò che racconterò mi è stato confidato in riunioni segrete realizzate in Vaticano dove io esercitavo ancora come sacerdote gesuita, sotto giuramento e convinzione.

Un gesuita cardinale che si chiama Augustine Bea mi rivelò quanto i Cattolici Romani, alla fine del terzo secolo, desideravano ardentemente Gerusalemme visto il suo significato religioso e la sua posizione strategica: la Città Santa era considerata come un tesoro inestimabile.

La verità sul Conclave



Anticamente il vescovo di Roma era eletto dai preti in unione con i fedeli. Poi col passare del tempo, dato che la Chiesa finì con l’allearsi con il potere civile per avere privilegi e protezione, avvenne che le autorità civili si intromisero nell’elezione del papa. 

In alcuni casi fu l’imperatore ad eleggere il papa direttamente o indirettamente, facendo più o meno gli interessi dei nobili di Roma; altre volte il controllo sull’elezione lo prese il Senato della città, o un sovrano; venne meno così la partecipazione del popolo.

La Roma Papale e l'Unione Europea



Qui sotto
 vi proponiamo un articolo di Michael de Semlyen e Richard Bennett che descrive, con prove documentate, la nuova aspirazione del Vaticano al dominio sull'Europa. L'analisi storica contenuta nell'articolo contestualizza tale aspirazione, rendendo evidente che quella del dominio terreno è sempre stata una prerogativa del Vaticano e dei Papi.
La Roma papale è ampiamente rispettata e ammirata nel mondo. Essa è vista come un'entità ben organizzata, di successo e influente, così come dignitosa e autorevole. L'aura di fama acritica attorno alla persona dei papi che si susseguono è unica per la Chiesa di Roma. Nessun'altra istituzione mondiale ce l'ha. Le sue dichiarazioni sulle questioni morali hanno grande peso. Quindi oggi il Papato è così ben considerato che la sua accettazione si estende anche agli Evangelici, molti dei quali hanno cessato di mettere in discussione la sua dottrina.

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