Idolatria nella Chiesa Cattolica Romana


In questo video, fratelli, si può vedere molto chiaramente come si manifesta l’idolatria presente nella Chiesa Cattolica Romana, che è in abominio a Dio. Vedrete infatti come viene adorato Francesco, il capo della Chiesa Cattolica Romana, e la statua raffigurante Maria. Nessuno si illuda, gli idolatri non sono discepoli di Gesù Cristo e la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda, dove saranno tormentati per l’eternità. FRATELLI, FUGGITE L’IDOLATRIA, GUARDATEVI DAGLI IDOLI! Non imitate il male. (di G. Butindaro)

Gli idolatri non sono fratelli di Gesù

COME SATANA SI SERVE DELL’IDOLATRIA DEI CATTOLICI ROMANI


A dirla tutta, pregare la dea Astarte convinti che sia Maria, senza sapere che Dio odia qualsiasi raffigurazione di tutto ciò che è sacro (statue, immagini, rappresentazioni visive in generale) non è, come si suol dire, un “innocuo sbaglio in buona fede” e privo di conseguenze.
Questo perché dietro ad ogni peccato si nasconde l’azione di Satana, che cerca in ogni modo di portarci dalla parte del torto.
Ma come fa Satana ad agire attraverso le statue e le immagini? Che cosa fa esattamente?
In realtà va detto che il suo compito principale, in questo caso, è solamente tendere la trappola; infatti l’uomo è portato per natura a voler tramutare in “visibile” ciò che per lui è importante – e nel caso di molti credenti, è naturale per loro sentire il “bisogno” di avere qualcosa di tangibile da pregare e adorare. Del resto l’usanza dell’uomo di voler raffigurare il proprio dio risale alle primissime civiltà, e la cosa, dopo migliaia di anni, è rimasta sostanzialmente invariata.
Posto quindi che l’uomo ci pensa già da solo a procurarsi e ad attaccarsi emotivamente a statue, immagini e oggetti che ricordano il suo dio di riferimento, come facciamo ad essere sicuri che dietro a tutto ciò ci sia proprio Satana?
Ancora una volta ci risponde la Bibbia, che in questo versetto prende come esempio le civiltà che erano solite sacrificare animali al cospetto dei loro idoli:
(1 Corinzi 10:14) Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria. (…) Io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; ora, io non voglio che abbiate comunione con i demoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia?
Il sacrificio degli animali, ovviamente, faceva parte del culto. E’ chiaro quindi che Dio non ci sta chiedendo (soltanto) di non partecipare al sacrificio degli animali sacrificati agli idoli, ma al culto stesso dedicato agli idoli. Perché questi animali non sono sacrificati a Dio, ma ai demoni che si celano al di là delle statue.
E il Signore afferma che non vuole che noi “abbiamo comunione con i demoni”.
E’ così assurdo pensare che qualcuno, oggi, possa avere “comunione con i demoni”, o più in generale, a che fare con loro?
Dopotutto Satana sa bene che l’uomo attaccato ai propri amati idoli è spesso un uomo emotivo; e la mancanza di un “riscontro” dall’altra parte rischia, dopo un po’, di portarlo ad annoiarsi e ad abbandonare quella vocazione, e perfino a comprendere di star perdendo tempo inutile dietro a una statua immobile e noiosa.
Non è un caso, infatti, che gli idolatri facciano continuo riferimento a segni e i prodigi che spuntano fuori “dal nulla” proprio attorno alle statue e alle immagini religiose. Profezie misteriose, segni inspiegabili, piccoli miracoli. Mai niente di eccessivo, ma abbastanza, comunque, per scioccare positivamente il religioso, che è ormai convinto di seguire la strada giusta.
Parlate con quelli che vanno, ad esempio, in pellegrinaggio in luoghi del genere. Non vogliono sentire ragioni, la logica e la verità non li colpiscono né li fanno dubitare, perché i loro occhi sono già sazi di cose incredibili che hanno soddisfatto il loro ventre. E amano, adorano e venerano follemente i loro idoli, avendo così a che fare con i demoni – e quindi la cosiddetta comunione con i demoni.
E’ sicuramente vero che ci sono modi peggiori di avere a che fare con i demoni, attraverso lo spiritismo e la magia. Ma il versetto prima citato arriva a dirci che per avere comunione con loro è sufficiente semplicemente “partecipare” a un culto a loro dedicato.
E non possiamo nemmeno negare che molti dei prodigi “moderni” siano creati dall’uomo stesso che, dopotutto, da posti del genere ricava immense fortune… ma non sempre è così.
Perché chi ha letto la Bibbia sa che non solo Dio è capace di segni e prodigi, ma anche Satana, e che quest’ultimo li utilizza spesso per trascinare le persone lontane da Dio.
Ecco qualche versetto in proposito.
(2 Corinzi 11:14) Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.
(Deuteronomio 13:1) Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annuncia un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice “Andiamo dietro a dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra.
(2 Tessalonicesi 2:9) Là venuta di quell’empio (l’anticristo) avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi (…)
(Matteo 24:24) (…) perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se possibile, anche gli eletti.

Fonte: http://lamoralista.it/2018/07/06/come-satana-si-serve-dellidolatria/
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