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I messaggi massonici lanciati da Roberto Benigni


L’attore e comico Roberto Benigni durante il programma «Roberto Benigni – I Dieci Comandamenti» andato in onda il 15 e 16 dicembre 2014 su RAI 1, ha lanciato degli evidenti messaggi massonici. Eccoli:
1. Dio è lo stesso in tutte le religioni

«Comunque il suo vero nome è aldilà di tutti quelli che gli possiamo dare noi. E’ scritto che neanche i cieli, dei cieli dei cieli, possono diciamo contenere il suo nome. Quindi figurati se lo possiamo dire noi, pronunciare, possedere. Infatti anche nell’Islam, per i Mussulmani è la stessa cosa. Ad Allah gli piace molto essere nominato. Si dice che Allah ha tanti nomi. Sapete quanti? 99 nomi. Pensate che bella storia. Allah ha i 99 nomi più belli, però il centesimo, che è quello vero, resta nascosto alle creature umane. Bellissimo, no? E Dio è uguale. E per forza è uguale, tanto, è uno solo, sempre lo stesso Dio è. Però si dice che il nome di Dio siano tutte le parole della Bibbia messe insieme. Così a chiamarlo ci vorrebbe una settimana, va, ecco. Quindi Dio vuole essere nominato. C’è scritto proprio nella Bibbia, chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato e amato dal Signore, ovviamente, e la bellezza è che lo potete chiamare come vi pare, perché a lui gli fa piacere»

Per diventare membro della massoneria è richiesto al candidato di credere in Dio, ma al candidato non viene mai chiesto in quale dio egli creda: ‘La Massoneria … richiede semplicemente che tu creda in qualche deità, dagli il nome che vuoi … qualsiasi dio tu voglia, così egli è il tuo dio’ (Little Masonic Library, Macoy Publishing, 1977, 4:32).

Roberto Benigni non ha detto la verità sul culto delle immagini

Il secondo comandamento afferma: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti” (Esodo 20:4-6).

La Chiesa Cattolica Romana invece insegna oltre che a fare statue e immagini, anche a prostrarsi davanti ad esse e a servirle: per cui essa insegna ai Cattolici a darsi all’idolatria (impedendogli così di entrare nel regno dei cieli perché gli idolatri non erediteranno il regno di Dio – 1 Corinzi 6:9-10).

La Chiesa Cattolica Romana ha manipolato i dieci comandamenti



I DIECI COMANDAMENTI DATI DA DIO

Questi sono i dieci comandamenti che Dio pronunziò sul monte Sinai e che scrisse con il suo dito sulle due tavole di pietra che diede al suo servo Mosè.

Il primo: 
“Io sono l’Eterno, l’Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d’Egitto, dalla casa di servitù. Non avere altri dii nel mio cospetto” (Es. 20:2,3).
 
Il secondo: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti” (Es. 20:4-6).

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