Francesco è la "persona dell’anno" per tanti omosessuali

Francesco, il capo della Chiesa Cattolica Romana, è stato eletto ‘persona dell’anno’ anche da molti omosessuali a motivo di queste sue parole lusinghevoli nei loro confronti: «Se qualcuno è gay e cerca il Signore in buona fede, chi sono io per giudicare?» Ecco dunque la maniera per farsi amici gli omosessuali, bisogna rifiutarsi di giudicarli.

Quanto a noi però continueremo a giudicarli per quello che sono, ossia dei peccatori che devono ravvedersi e convertirsi dai loro peccati e credere nel Signore Gesù Cristo altrimenti quando moriranno scenderanno nelle fiamme dell’inferno.

La falsa conversione di Bruno Cornacchiola


Facciamo un po' di luce sul caso della conversione di Bruno Cornacchiola, che viene definito "protestante", quindi "cristiano" che ha fede nella Bibbia.


Leggendo quà e là sui siti cattolici trovo sponsor come questi:


"Bruno Cornacchiola, protestante anti-cattolico convertito al cattolicesimo grazie all'apparizione della Madonna della Rivelazione".

MA VEDIAMO CHI ERA BRUNO CORNACCHIOLA, prima di andare avanti a spiegare.

Intervista ad Adolfo Yorio, fratello di un sacerdote che venne consegnato da Bergoglio (papa Francesco) nelle mani dei militari argentini



«Non riesco a crederci. Sono così angustiata e carica di rabbia che non so che cosa fare. Ha ottenuto ciò che voleva. Mi sembra di vedere Orlando nel salotto di casa nostra, qualche anno fa, che diceva: ‘Lui vuole essere Papa’. È la persona più adatta a nascondere il marcio. Lui è un esperto in insabbiamenti. Il mio telefono non smette di suonare, Fito mi ha chiamato in lacrime». La firma è quella di Graciela Yorio, sorella del sacerdote Orlando Yorio, che denunciò Bergoglio come responsabile del suo sequestro e delle torture che ha subito per 5 mesi nell’anno 1976. Il Fito di cui parla. e che l’ha chiamata sconsolato, è Adolfo Yorio, suo fratello. (http://temi.repubblica.it/micromega-online/bergoglio-per-molti-argentini-e-stato-complice/?printpage=undefined)

Offerta minima di 150 euro per sposarsi a San Francesco, fedeli in rivolta


TERMOLI. Fedeli sul piede di guerra nella parrocchia di San Francesco d’Assisi di Termoli. Al centro delle polemiche, consumate su facebook, un vistoso cartello-manifesto a firma del Parroco e della comunità dei Cappuccini, che sollecita i fedeli prossimi al matrimonio a seguire un rigido “listino prezzi” per convolare a nozze.
“Onde evitare – riporta il documento – spiacevoli disguidi o dimenticanze, l’offerta minima per la preparazione e celebrazione del matrimonio è fissata a euro 150,00 (30 euro al momento della chiusura della pratica e 120 al momento della celebrazione”. Per coloro che vengono da fuori parrocchia, invece, la spesa sarebbe ridotta a 120 euro.
Ma non finisce qui: “Gli sposi che svolgono le pratiche matrimoniali in questa parrocchia e celebrano il sacramento del matrimonio fuori parrocchia danno l'offerta minima di 30 euro”.
“Un vero e proprio assurdo, un abuso da parte di coloro che fanno promessa di povertà e tassano in modo assurdo un sacramento”.

Tratto da: http://retelabuso.org/termoli-tariffario-da-matrimonio-150-e-per-la-cerimonia-30-e-per-pratiche-burocratiche-come-dicono-le-chiacchiere-di-papa-francesco-una-chiesa-povera/ 

Lettera dal prete...

Quella che segue è la lettera ricevuta da Andrea A. in seguito alla sua richiesta di non esser più considerato membro della chiesa cattolica romana e relativa cancellazione del proprio nome dal registro dei battezzati. 
_______________
Parrocchia S. PIO X
Civitavecchia (Roma)

EGREGIO ANDREA ...

Ho letto con attenzione il tuo "modulo di sbattezzo" (http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.pdf) ed aldilà della profonda tristezza e pena che provo per te, che non hai capito niente dello splendore della Religione e della Chiesa Cattolica Romana, l' unica Chiesa vera del magnifico Signore e Dio, Gesù Cristo.

mi sono fatto anche una risata (bonariamente), comprendendo io ciò che tu forse non afferri: che, cioè, tu mi chiedi che io ti mandi la scomunica.

Il prete businessman che affitta in nero e ama le auto d’epoca




Avrebbe affittato in nero alcune stanze, avrebbe suonato le campane della parrocchia sotto compenso e avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti. Un prete ricco, con villa e tante auto d'epoca.

Un prete piuttosto particolare quello descritto da Giulio Golia a 
Le Iene (guarda il servizio). L’uomo infatti, nel paese in cui si trova la sua parrocchia, avrebbe creato un vero e proprio business.



Avrebbe affittato alcuni appartamenti e negozi in nero minacciando di sfrattare immediatamente gli inquilini morosi e arrivando addirittura a tagliar loro la corrente; poi avrebbe chiesto denaro per suonare le campane durante i matrimoni e si sarebbe allacciato abusivamente ad un lampione pubblico per risparmiare la corrente e questa pratica sarebbe andata avanti per oltre 6 anni rifornendo gratuitamente tutti gli impianti della parrocchia.


Un prete che vive in una villa, che ama viaggiare e che possiede moltissime auto d’epoca che negli ultimi mesi, però, ha cercato di vendere. E c’è di più: secondo Le Iene avrebbe garantito finte residenze nei suoi appartamenti previo pagamento di denaro. Intervistato da Giulio Golia, ha respinto ogni accusa.


http://retelabuso.org/le-iene-26-novembre-gli-affari-di-don-giuseppe-giuliano-   



LA SAGA DEL PRETE BUSINESSMAN


Il SERVIZIO de 'Le Iene' di ieri sera, mercoledì 26 novembre 2014, firmato da Giulio Golia e dedicato alla saga del prete businessman, prende avvio dal video con cui Papa Francesco ha puntato il dito contro i preti affaristi. E’ proprio il caso di parlare di “saga” perché questo prete con l’ossessione dei soldi è una vecchia conoscenza del programma di inchiesta di Italia Uno e, a quanto pare, non ha perso il vizio. Don Giuseppe Giuliano, a San Biagio in Limatola, in provincia di Benevento, si fa pagare perfino per suonare le campane oltre a gestire affitti di case e negozi in nero. Giulio Golia è andato a conoscere gli inquilini, molti dei quali extra comunitari.

Cappellani militari, una spesa da 17 milioni di euro l'anno


Anche quest’anno lo Stato non sarà laico e lo stipendio dei cappellani militari è salvo. Tanto paga il ministero della Difesa. Quanto costa allo Stato la cura spirituale dei militari impegnati in missione? Quasi 17 milioni di euro.



Giovanni Paolo I: "Mio primo dovere è di liberare la Chiesa dalla massoneria"


Interessante articolo che vi invito a leggere, ricordandovi che Giovanni Paolo I morì dopo soli 33 giorni dalla sua elezione a papa.

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Giovanni Paolo I: Mio primo dovere è di liberare la Chiesa dalla ma
ssoneria


Le parole che seguono sono di don Emanuele du Chalard, uno dei primi collaboratori di mons. Marcel Lefebvre, pronunciate durante il 3° Convegno di Studi Cattolici, svoltosi a Rimini, nell’Ottobre del 1995.

TUTTI I PAPI PIÙ PERVERSI DELLA STORIA


Durante il periodo del Rinascimento, i Papi erano noti per l’avidità e per i piaceri carnali. 20 Minuten ricorda la presenza delle prostitute che servivano alla compagnia papale e poi l’incesto, gli avvelenamenti, le orge di gruppo: insomma, i tempi della sobrietà attuale erano molto lontani. 



I Papi non vivevano con l’ideale della castità predicato dalla Chiesa come, ad esempio, Papa Sergio III (904-911) noto per le sue amanti e così è stato per Giovanni X, Leone VI, Leone VII, Leone XI

LA DIDACHÈ NON È OPERA DEGLI APOSTOLI DEL SIGNORE

Il vescovo che si fa la reggia da 31 milioni di euro

Il vescovo della diocesi di Limburgo, Franz-Peter Tebartz-van Elst, ha speso 31 milioni di euro per rifarsi la sua nuova dimora, una vera e propria reggia che indigna tutti, sacerdoti e fedeli, che reclamano le dimissioni del porporato spendaccione.


'Padre' Renato Salvatore: il superiore dei Camilliani arrestato

06/11/2013 - Accusato per il sequestro di due confratelli e una brutta storia di potere


Padre Renato Salvatore
 per impedire di partecipare all’elezione del superiore generale dell’ordine dei Camilliani, ha fatto «sequestrare» due sacerdoti che gli erano contro inscenando un finto controllo di polizia giudiziaria: è l’accusa nei confronti dell’attuale superiore generale dei Camilliani, arrestato dalla Gdf.

Palermo, prostituzione minori: nuove accuse contro prete Aldo Nuvola

PALERMO 3 Novembre 2013.
Si aggrava la posizione di Aldo Nuvola, il sacerdote arrestato a luglio con l’accusa di induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori. Gli investigatori hanno individuato altri due ragazzini, oltre ai tre rintracciati all’inizio dell’indagine, con i quali il prete, sospeso a divinis dopo il fermo, avrebbe avuto rapporti a pagamento. Le nuove accuse saranno contestate a padre Nuvola, domani, dal pm Geri Ferrara che andrà ad interrogarlo in carcere.

Con Papa Francesco continua il Mistero dell' Empietà

Caro amico,
Jorge Bergoglio è ora riconosciuto in tutto il mondo come Papa Francesco. Pochi, però, si rendono conto di come effettivamente sia sorta l’istituzione del papato. Lungi dall’essere giustificato e giustificabile biblicamente, il Papato si è costantemente rivelato nel corso della storia come una disgrazia di prim’ordine per il mondo intero e sorgente di ogni sorta di mali. E’ quindi quanto mai necessario prenderne coscienza ed esaminare accuratamente il carattere di quest’istituzione. E’ quello che cerchiamo di fare nel seguente articolo. E’ molto importante, in questo tempo di crisi, comprendere che cosa sia effettivamente il papato: vi prego perciò di diffondere questo articolo con i mezzi a vostra disposizione.
Confidando nella verità e nella grazia del nostro glorioso Signore, Richard Bennett.

IL PAPA VIENE CONSIDERATO MAGGIORE DI DIO


Il cardinale Bellarmino, fatto santo, ebbe a dichiarare che gli uomini devono ubbidire al papa, anche se questo insegna cose storte, piuttosto che a Dio. Ecco le sue parole: ‘Se però il Papa errasse, ordinando i vizi, o proibendo le virtù, la Chiesa è tenuta a credere che i vizi siano cosa buona, e le virtù malvagie, se non si vuole peccare contro coscienza. Si è tenuto ancora, nelle cose dubbie, stare al giudizio del Sommo Pontefice, e fare quel ch’egli comanda, e non fare quel ch’egli proibisce, e affinché non si agisca contro coscienza, si è obbligato di credere che sia buono ciò che egli comanda, e cattivo ciò che egli proibisce”.
 
[Bellarmino, De Rom. Pontifice, Lib. IV, cap. 23]

Notate che nel caso il papa insegni la perversione il Cattolico è obbligato ad ubbidirgli per non peccare contro coscienza? Ma noi diciamo: Ma non è forse vero il contrario? Cioè non è forse vero che se il papa dice una menzogna, perché tale si dimostra alla luce della Scrittura, gli uomini non devono ubbidirgli a motivo di coscienza? Certo che è così: ma non per molti Cattolici romani accecati dal diavolo. 
Non c’è dubbio, dalle parole di Bellarmino si evince che bisogna ubbidire al papa anziché a Dio, che tra quello che dice il papa e ciò che dice la Parola di Dio, quello che dice il primo è superiore. E noi non possiamo che esprimere il nostro odio verso quelle folli parole, che ripeto sono procedute dalla bocca di un ‘santo’ della chiesa cattolica romana (il che significa che anche le sue parole sono considerate sante).


Tratto da: Il lusso, le ricchezze ed il potere temporale di colui che si fa chiamare "papa"


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