Nella crociata indetta dal papa Innocenzo III contro i pacifici albigesi e valdesi, contrari alle dottrine di Roma e agli eccessi del clero, migliaia furono massacrati.
Papa Innocenzo III decretò che gli albigesi venissero perseguitati. “Se necessario”, disse, “potete . . . sopprimerli con la spada”. — Storia della Civiltà, Parte IV, op. cit., pagina 863.
Dunque nel 1209 Innocenzo III bandì la crociata contro gli albigesi. Albi era una delle città in cui i catari erano particolarmente numerosi, per cui i cronisti ecclesiastici chiamarono i catari albigesi (in francese Albigeois) e usarono il termine per designare tutti gli “eretici” di quella regione, inclusi i valdesi.
Il papa Innocenzo III, tuttavia, organizzò di persona una campagna militare contro gli albigesi della Francia meridionale. Questa campagna si concluse nel 1209 con lo spaventoso massacro di migliaia di albigesi a Béziers e con il rogo in massa delle vittime da parte della Santa Inquisizione.
Una crociata, originariamente preparata per la Palestina, fu fatta deviare mediante intrighi politici affinché includesse Costantinopoli. Lì i cavalieri “cristiani” si diedero a “tre terrificanti giorni di saccheggi, assassini, lussuria e sacrilegi”. Nei confronti di chi? Di altri “cristiani”! Uno storico dice: “Persino le chiese furono spietatamente depredate”.
Il calvinismo si propagò in Francia, dove gli ugonotti (come vennero chiamati i protestanti calvinisti francesi) subirono violenta persecuzione per mano dei cattolici.
La popolazione cattolica veniva istigata dai suoi capi contro gli ugonotti. A Tolosa gli ecclesiastici cattolici diedero questa esortazione ai loro seguaci: “Uccidete tutti, saccheggiate; noi siamo i vostri padri. Vi proteggeremo”.
Con la loro violenta repressione il re, i parlamenti, i governatori e i capitani diedero l’esempio, e le masse cattoliche lo imitarono.Venuto a sapere del massacro, papa Gregorio XIII ordinò una cerimonia di ringraziamento e inviò le sue congratulazioni a Caterina de’ Medici. Fece pure coniare una speciale medaglia per commemorare la strage degli ugonotti e fece eseguire un affresco del massacro con le parole: “Il papa approva l’uccisione del Coligny”.