LA MASSONERIA SPINGE LE CHIESE ALL' ECUMENISMO


Voglio for
nirvi, fratelli, delle prove che la Massoneria spinge all’ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana, che sono quelle dei cardinali Agostino Bea (a sinistra nella foto) e Leo Suenens (a destra nella foto), ambedue massoni.

Agostino Bea
 (1881-1968), era un massone in quanto risulta essere nell’elenco di massoni ristampato con alcuni aggiornamenti dal Bulletin de l’Occident Chrétien NR.12, Luglio, 1976
(http://www.pontifex.roma.it/).
Nel 1960 fu nominato presidente del neonato Segretariato per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, carica che ricoprì fino alla morte e che lo rese una figura chiave nello sviluppo dell’ecumenismo, ma anche nei rapporti con gli Ebrei (in quanto fu lui a far modificare la posizione della Chiesa Cattolica Romana verso gli Ebrei, perchè spintovi dalla massoneria ebraica). E nel 1962 questo cardinale massone invitò come unico osservatore pentecostale al concilio Vaticano il predicatore pentecostale David Du Plessis delle Assemblee di Dio USA.

In seguito, dopo alcune discussioni preliminari iniziate nel 1970, discussio¬ni che ebbero come interlocutori da una parte il Segretariato per l’Unione dei Cristiani e dall’altra singoli membri di chiese pentecostali, nel 1972 iniziarono i dialoghi internazionali tra Cattolici e Pentecostali. Originariamente, la delegazione pentecostale fu scelta personalmente da David Du Plessis, e più tardi da suo fratello Justus, ma gradualmente alcune denominazioni pentecostali hanno cominciato a mandare dei delegati.

Per quanto riguarda le Assemblee di Dio degli Stati Uniti occorre dire che a questo dialogo ecumenico vi hanno partecipato alcuni suoi importanti esponenti, come Cecil Robeck, Gary McGee e Del Tarr, che sono ministri ordinati della denominazione americana. Ecco dunque chi c’è dietro il dialogo internazionale tra Cattolici Romani e Pentecostali, la massoneria.

Il cardinale Leo Suenens (1904-1996) era un massone, in quanto è nell’elenco dei 121 nomi di alti Prelati della famosa “Lista Pecorelli”, con tanto di data di iniziazione massonica: 15/6/1967; numero di matricola: 21/64; e sigla: LESU. E difatti fu il grande elettore di Paolo VI (anche lui massone), che lo mise subito come uno dei moderatori del Concilio Vaticano II, concilio che segnò una svolta nei rapporti con le Chiese Protestanti, l’Ebraismo e le altre religioni. E poi Suenens nel 1970 patrocinò, a Bruxelles, il Congresso Internazionale dell’Alta Massoneria ebraica dei ‘B’nai B’rith’; e nel 1974 partecipò alla Seconda Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace tenutasi a Lovanio (Belgio).

Ora, questo cardinale massone, dopo che nel 1967 sorse il Rinnovamento carismatico cattolico, fu incaricato da Paolo VI di guidare il rinnovamento carismatico in tutto il mondo; e questo mandato fu confermato a Suenens anche da Wojtyla. E fu proprio sotto la spinta o l’ispirazione di questo cardinale che i Carismatici Cattolici in Italia nel 1992 si aprirono al dialogo ecumenico con i Pentecostali (all’estero da anni sotto la guida di Suenens i Carismatici Cattolici erano già coinvolti in iniziative ecumeniche con Pentecostali), e precisamente con e tramite la Chiesa Evangelica della Riconciliazione (una Chiesa Pentecostale di Caserta) con a capo Giovanni Traettino, e questo perchè questo cardinale affermava ‘Il Rinnovamento cattolico o sarà ecumenico, o non sarà rinnovamento’, frase questa che ha ricordato Matteo Calisi – l’allora responsabile nazionale del RnS che instaurò il dialogo ecumenico con la Chiesa Evangelica della Riconciliazione – il 19 Novembre 1995 in occasione di una giornata organizzata dal Ministero per l’ecumenismo del RnS della Lombardia. Ricordiamo che Traettino ricevette un invito a partecipare come oratore allo stadio di Bari per il 25° anniversario mondiale del Rinnovamento nello Spirito Santo, e che in quell’occasione lavò i piedi ad un frate. Da allora, cioè dal 1992, si cominciarono a tenere in Italia degli incontri ufficiali tra Carismatici Cattolici e Pentecostali.
In questa foto David Du Plessis con il massone Paolo VI
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L’esempio di Traettino nel tempo purtroppo è stato seguito da molti altri pastori di altre denominazioni Pentecostali o Chiese Pentecostali. Ormai ‘pastori’ pentecostali che spiritualmente sono ecumenici e quindi partecipano ad incontri ecumenici ce ne sono veramente tanti:

ricordiamo tra questi
Corrado Salmè (pastore di una Chiesa Pentecostale in provincia di Catania) che il 25 Aprile 2012 ad Adrano (Catania), nel tempio di idoli chiamato ‘Chiesa di Santa Lucia’, ha partecipato alla giornata di Spiritualità e Preghiera di lode, e nel mese di ottobre dello stesso anno ha partecipato al XVII Convegno Nazionale di Comunione tenutosi a Fiuggi;


Edoardo Piacentini, che è uno dei responsabili della comunità evangelica pentecostale di Calitri e segretario del M.A.D., che nel Gennaio del 2010 ha partecipato ad una celebrazione ecumenica presso la cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), a cui hanno partecipato i tre vescovi delle diocesi Irpine;

Roberto Sferruzzo, pastore della Chiesa Evangelica Pentecostale ‘Fiumi di Grazia’ di Benevento che nel gennaio 2012 ha partecipato alla Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani presso la parrocchia ‘Sacro Cuore’;

Egidio Annunziata, pastore della Chiesa Pentecostale di Angri, che nel gennaio 2012 si è recato nella Parrocchia Ss. Annunziata di Angri per pregare insieme ai Cattolici e ad altri Protestanti per l’unità dei cristiani;

Tommaso Fiorentini, pastore della chiesa ADI di Gallipoli, che ha partecipato alla ‘Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani’ tenutasi dal 18 al 25 gennaio 2012 presso il Monastero ss. Trinità delle Clarisse Cappuccine di Alessano (provincia di Lecce).
Quello che hanno fatto i cardinali massoni Bea e Suenens ci mostra quindi come si muove la Massoneria per portare disordine e sviamento nelle Chiese Evangeliche. Essa lavora tramite dei suoi esponenti che sono all’interno della Chiesa Cattolica Romana e che tra i cosiddetti profani ovviamente nessuno o quasi nessuno sa che sono massoni, affinchè le Chiese Evangeliche accettino di instaurare un dialogo ecumenico o qualche forma di collaborazione con la Chiesa Cattolica Romana.

Ovviamente la Massoneria ha le sue potenti pedine anche in seno alle Chiese Evangeliche per spingerle al dialogo e alla collaborazione con il Vaticano: queste importanti pedine sono soprattutto in seno alle Chiese Protestanti storiche (valdesi, battiste, metodiste, luterane), che sono le Chiese che più di tutte spingono all’ecumenismo e che piano piano con le loro parole ingannevoli e il loro cattivo esempio hanno trascinato con loro anche tante Chiese Pentecostali: ma nessuno si illuda perchè anche in seno alle Chiese Pentecostali esistono ‘ministri di culto’ con il grembiule, ma ancora maggiormente ‘senza grembiule’ che spingono verso l’ecumenismo. Vegliate, dunque, perchè di questi emissari di Satana incaricati di ingannare e imbrigliare le Chiese Evangeliche ce ne sono tanti. (cfr. ‘La Massoneria smascherata’, pag. 854-856)
Aggiungo questo. ‘Secondo ‘la lista di Mons. Marinelli’ pubblicata in molti scritti, il cardinale gesuita Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, morto nell’agosto del 2012, era anch’egli un massone (cfr. ‘Lo scandalo del tempio satanico a San Giovanni Rotondo dedicato a San Padre Pio’ a cura di Franco Adessa e Alberto Felici).

La cosa è stata confermata da quelli del Grande Oriente Democratico in occasione della sua morte, infatti affermano del Martini che ‘volle essere iniziato Libero Muratore’ – (http://www.grandeoriente-democratico.com/). Questa sua appartenenza alla Massoneria, spiegherebbe dunque le belle parole spese dal Gran Maestro del GOI Gustavo Raffi in occasione della sua morte: ‘Ha creduto nell’ecumenismo e nel dialogo con la società civile e con le altre religioni a cominciare dall’ebraismo e mancherà a credenti e non credenti la sua grande umanità e l’esempio di una riflessione che ha affrontato i grandi temi della vita umana. In ogni occasione ha saputo sempre guardare l’altro negli occhi, cercando insieme la verità’ (http://www.corrispondenzaromana.it/omaggio-del-grandoriente-al-card-martini/).

Vorrei peraltro ricordare che il cardinale Carlo Maria Martini fu assieme ad altri l’iniziatore del Movimento Carismatico Cattolico in Italia, come si legge sul sito del Rinnovamento: ‘Fu – e lo ricordava spesso – tra gli iniziatori del Rinnovamento in Italia, alla Università Pontificia Gregoriana, già nel 1971, insieme ad altri confratelli e colleghi gesuiti. Tra tutti p. Francis Sullivan, animatore dei primi gruppi romani di lingua inglese, italiana, francese, tedesca e spagnola che trovarono impianto e prima “accoglienza ecclesiale” proprio alla Gregoriana’ (http://www.rns-italia.it/)’ (Dal mio libro ‘La massoneria smascherata’, pag. 255-256).
Notate come il Grande Oriente d’Italia abbia elogiato il cardinale Martini per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso a cui si era dato.
Sappiate dunque che quando un pastore evangelico si dà all’ecumenismo e al dialogo interreligioso ha il plauso e l’appoggio della Massoneria, a prescindere che sia un massone con il grembiule o senza il grembiule.
Ecco dunque perchè tutte quelle Chiese o pastori o predicatori che si danno all’ecumenismo o al dialogo interreligioso non condannano la Massoneria e la doppia appartenenza: perchè di fatto hanno la medesima agenda dei massoni.
Chi ha orecchi da udire, oda

Tratto dal blog giacintobutindaro.org  
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