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Il diabolico rito dei "Vattienti" di Nocera Terinese

Ogni anno a Nocera Terinese, un paesino nella provincia di Catanzaro, la sera del ‘Venerdì Santo’ e il ‘Sabato Santo’ si svolge il rito dei “Vattienti”.
Questo rito consiste nel colpirsi ripetutamente le gambe con un disco di sughero su cui sono conficcate 13 schegge di vetro dette “lanze” per flagellarsi in segno di penitenza. Di seguito viene versato del vino che serve a disinfettare le ferite.

Secondo la tradizione popolare queste 13 “lanze” simboleggiano Cristo e i suoi dodici Apostoli, Giuda compreso. La scheggia acuminata che rappresenta quest’ultimo è leggermente più sporgente rispetto alle altre per penetrare di più nelle carni, evocando in tal modo il “tradimento”. Il rito avviene contemporaneamente alla processione della ‘Madonna Addolorata’, con un corteo che segue la statua lignea raffigurante la ‘madre di Cristo’, e i Vattienti che inseguono.

Si tratta chiaramente di UN RITO BLASFEMO E PAGANO che non ha niente a che fare con gli insegnamenti amorevoli di Gesù Cristo, ma proprio niente. Dio ama la misericordia e non il sacrificio (cfr. Osea 6:6; Matteo 9:13; 12:7) e queste mortificazioni non gioveranno nulla a coloro che le praticano, visto che costoro non potranno mai acquistare meriti e favori e soprattutto la salvezza, che è per grazia e non per opere, secondo che è scritto: “Poiché gli è PER GRAZIA che voi siete stati salvati, MEDIANTE LA FEDE; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. NON È IN VIRTÙ D'OPERE, affinché niuno si glorî” (Efesini 2:8-9).

L'autoflagellazione poi è UN CHIARO SINTOMO DI POSSESSIONE DEMONIACA: “E giunsero all'altra riva del mare nel paese de' Geraseni. E come Gesù fu smontato dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un UOMO POSSEDUTO da uno spirito immondo, il quale nei sepolcri avea la sua dimora; e neppure con una catena poteva più alcuno tenerlo legato; poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene; e le catene erano state da lui rotte, ed i ceppi spezzati, e niuno avea forza da domarlo. E di continuo, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava urlando e PERCOTENDOSI con delle pietre” (Marco 5:1-5). 

La Scrittura conferma che QUESTE PRATICHE ERANO SOLITE FARLE I PAGANI: E quelli si misero a gridare a gran voce, e a farsi delle INCISIONI addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle picche, finché GRONDAVAN SANGUE” (1 Re 18:28).

A voi che ancora siete dati a questi RITI ABOMINEVOLI, vi esorto a ravvedervi dai vostri peccati e a credere nel Vangelo di Cristo, per ottenere la remissione dei vostri peccati e per dono la vita eterna. 

Abbandonate la Chiesa Cattolica Romana che è maestra di menzogne e unitevi ad una Chiesa Evangelica Pentecostale che insegni la sana dottrina e tutto il consiglio di Dio.

Chi ha orecchi da udire, oda
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