06/11/2013 - Accusato per il sequestro di due confratelli e una brutta storia di potere
Padre Renato Salvatore per impedire di partecipare all’elezione del superiore generale dell’ordine dei Camilliani, ha fatto «sequestrare» due sacerdoti che gli erano contro inscenando un finto controllo di polizia giudiziaria: è l’accusa nei confronti dell’attuale superiore generale dei Camilliani, arrestato dalla Gdf.
L’INTRIGO PER LA CONQUISTA DEGLI OSPEDALI - Il sacerdote è stato arrestato dalla Guardia di Finanza assieme ad altre 5 persone tra cui quello che gli investigatori considerano il regista dell’operazione , il «faccendier» Paolo Oliverio. Secondo le indagini Oliverio era interessato alla gestione degli ospedali dell’ordine, soprattutto in Campania e Sicilia, e per questo avrebbe messo in piedi il finto sequestro. I due prelati, che erano contro il rinnovo del mandato di padre Renato Salvatore, sarebbero stati bloccati da finti agenti per un controllo di polizia giudiziaria che ha impedito loro di partecipare alle votazioni per la carica di superiore dell’ordine dei Camilliani.
IL SILENZIO DEI CAMILLIANI - Nessuna reazione per ora dall’ordine d’appartenenza, nemmeno il loro sito, l’account Twitter di riferimento e la relativa pagina Facebook recano traccia della vicenda. I Camilliani o chierici regolari ministri degli infermi, sono un ordine maschile, dal carisma di san Camillo sono nate numerose congregazioni femminili che si sono legate, a vario titolo, all’ordine dei ministri degli infermi, le cui origini risalgono alla compagnia dei servi degli infermi istituita nel 1582 da san Camillo de Lellis per l’assistenza agli ammalati nell’ospedale di San Giacomo degli Incurabili a Roma, sono facilmente distinguibili dagli altri ordini per la grande croce rossa cucita sul petto della tonaca.
NEL DETTAGLIO - E’ accusato di aver organizzato una finta audizione (per gli inquirenti un sequestro vero e proprio) di due prelati del suo ordine, affinchè non partecipassero alle votazioni per l’elezione del superiore generale dei Camilliani (Ordine dei Ministri degli Infermi), lo scorso maggio, e guadagnare così quei soli due voti necessari ad imporsi sul diretto antagonista.
Per questo a Roma i finanzieri del Nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno arrestato, insieme ad altre cinque persone, il superiore generale dei Camilliani, padre Renato Salvatore, 58 anni, eletto appunto alla guida dell’ordine sei mesi fa. Per tutti il reato contestato è concorso in sequestro di persona. Le indagini, condotte dal Gruppo investigazione criminalità organizzata e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma), hanno consentito di accertare come il composito gruppo criminale investigato avesse organizzato ed eseguito la finta audizione dei due chierici, connessa a fantomatiche indagini di polizia giudiziaria impedendogli così di partecipare alle votazioni. Elezioni che appunto si sono concluse con l’elezione a superiore generale di padre Salvatore.
Durante le indagini la GdF ha scoperto che al centro dell’illecita macchinazione c’era Paolo Oliverio, sedicente commercialista, personaggio noto alla cronaca giudiziaria nazionale per essere più volte emerso in complessi scandali finanziari dai quali è sempre uscito pulito: dalle indagini sull’ex consigliere dell’Idv della Regione Lazio Maruccio, quando passando al setaccio suoi conti correnti i finanzieri hanno riscontrato numerosi bonifici a favore di Oliverio; alle più complicate inchieste sulla P3 e sull’eolico in Sardegna sul vorticoso sistema finanziario facente capo a Flavio Carboni, con cui Oliverio vantava frequenti contatti finanziari e personali; fino al datato coinvolgimento nella gestione di alcuni conti correnti in Liechtenstein, per conto di Renato Squillante e Attilio Pacifico (processo Sme).
I finanzieri hanno ricostruito con dovizia di particolari come, grazie allo stratagemma delle “finte audizioni” ordito da Oliverio, padre Salvatore fosse riuscito ad impedire ai due prelati sequestrati di partecipare alle elezioni, guadagnando così quei soli due voti necessari ad imporsi sul diretto antagonista.
In questo modo Oliverio avrebbe avuto rafforzato il rapporto “privilegiato” con padre Salvatore e, di conseguenza, il proprio potere nella gestione dei vari nosocomi diretti dai Camilliani tra cui, in particolare, quello di Casoria nel Napoletano. Oltre agli arresti le Fiamme Gialle hanno eseguito anche numerose perquisizioni
Fonte: htt://www.giornalettismo.com/archives/1204773/padre-renato-salvatore-il-superiore-dei-camilliani-arrestato/
Per questo a Roma i finanzieri del Nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza hanno arrestato, insieme ad altre cinque persone, il superiore generale dei Camilliani, padre Renato Salvatore, 58 anni, eletto appunto alla guida dell’ordine sei mesi fa. Per tutti il reato contestato è concorso in sequestro di persona. Le indagini, condotte dal Gruppo investigazione criminalità organizzata e dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma), hanno consentito di accertare come il composito gruppo criminale investigato avesse organizzato ed eseguito la finta audizione dei due chierici, connessa a fantomatiche indagini di polizia giudiziaria impedendogli così di partecipare alle votazioni. Elezioni che appunto si sono concluse con l’elezione a superiore generale di padre Salvatore.
Durante le indagini la GdF ha scoperto che al centro dell’illecita macchinazione c’era Paolo Oliverio, sedicente commercialista, personaggio noto alla cronaca giudiziaria nazionale per essere più volte emerso in complessi scandali finanziari dai quali è sempre uscito pulito: dalle indagini sull’ex consigliere dell’Idv della Regione Lazio Maruccio, quando passando al setaccio suoi conti correnti i finanzieri hanno riscontrato numerosi bonifici a favore di Oliverio; alle più complicate inchieste sulla P3 e sull’eolico in Sardegna sul vorticoso sistema finanziario facente capo a Flavio Carboni, con cui Oliverio vantava frequenti contatti finanziari e personali; fino al datato coinvolgimento nella gestione di alcuni conti correnti in Liechtenstein, per conto di Renato Squillante e Attilio Pacifico (processo Sme).
I finanzieri hanno ricostruito con dovizia di particolari come, grazie allo stratagemma delle “finte audizioni” ordito da Oliverio, padre Salvatore fosse riuscito ad impedire ai due prelati sequestrati di partecipare alle elezioni, guadagnando così quei soli due voti necessari ad imporsi sul diretto antagonista.
In questo modo Oliverio avrebbe avuto rafforzato il rapporto “privilegiato” con padre Salvatore e, di conseguenza, il proprio potere nella gestione dei vari nosocomi diretti dai Camilliani tra cui, in particolare, quello di Casoria nel Napoletano. Oltre agli arresti le Fiamme Gialle hanno eseguito anche numerose perquisizioni
Fonte: htt://www.giornalettismo.com/archives/1204773/padre-renato-salvatore-il-superiore-dei-camilliani-arrestato/