Francesco, il capo della Chiesa Cattolica Romana, ha scritto una lunga lettera di risposta al fondatore del quotidiano La Repubblica, Eugenio Scalfari, il quale aveva posto alcuni dilemmi sulla fede e sulla laicità, e in questa lettera afferma sostanzialmente che anche chi non crede sarà perdonato da Dio.
Ecco la parte della lettera dove Francesco dice questa cosa:
‘Innanzi tutto, mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede e non cerca la fede. Premesso che – ed è la cosa fondamentale – la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge a lui con cuore sincero e contrito, la questione per chi non crede in Dio sta nell’obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c’è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire’.
(http://www.repubblica.it/cultura/2013/09/11/news/sintesi_lettera_bergoglio-66283390/?ref=HREA-1)
Quello che ha affermato Francesco è una eresia, in quanto Gesù Cristo ha detto chiaramente che per coloro che non credono nel Vangelo (che è l’annuncio della sua morte espiatoria e della sua resurrezione) c’è la condanna di Dio. E quindi quello che li aspetta dopo morti è il fuoco dell’Ades, e poi (quando risorgeranno in resurrezione di giudizio) quello della Geenna dove saranno tormentati nei secoli dei secoli. Ecco cosa ha detto Gesù ai suoi discepoli: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:15-16).
Parole di Gesù che si accordano con queste parole dette da Giovanni Battista: “… chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui” (Giovanni 3:36).
Perchè la sorte che aspetta chi non crede nel Signore Gesù è questa? Perchè è solamente credendo nel Signore Gesù Cristo che si può ottenere la remissione dei peccati o il perdono dei peccati, secondo che ha detto Gesù a Saulo quando gli apparve sulla via di Damasco: “Io son Gesù, che tu perseguiti. Ma lèvati, e sta’ in piè; perché per questo ti sono apparito: per stabilirti ministro e testimone delle cose che tu hai vedute, e di quelle per le quali ti apparirò ancora, liberandoti da questo popolo e dai Gentili, ai quali io ti mando per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati e la loro parte d’eredità fra i santificati” (Atti 26:15-18), e l’apostolo Pietro a casa di Cornelio: “Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remission de’ peccati mediante il suo nome” (Atti 10:43).
D’altronde Gesù Cristo ha sparso il Suo sangue sulla croce proprio per la remissione dei nostri peccati, secondo che Egli disse ai suoi la notte che fu tradito quando gli diede il calice: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati” (Matteo 26:28).
Per cui va da sè che chi rifiuta di credere in Lui (ossia nella sua morte espiatoria e nella sua resurrezione) non possa ottenere la remissione dei suoi peccati, o il perdono dei suoi peccati, e quindi la sua parte sarà giustamente nel fuoco eterno che è la morte seconda. Così ha stabilito Dio, infatti nel libro dell’Apocalisse Colui che siede sul trono dice : “Chi vince erediterà queste cose; e io gli sarò Dio, ed egli mi sarà figliuolo; ma quanto ai codardi, agl’increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda” (Apocalisse 21:7-8)
Nessuno si illuda. Gli increduli hanno la loro coscienza contaminata, come dice Paolo a Tito: “tanto la mente che la coscienza loro son contaminate” (Tito 1:15), e quindi sono sulla via della perdizione, come dice Paolo ai santi di Corinto: “E se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che son sulla via della perdizione, per gl’increduli, dei quali l’iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinché la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro” (2 Corinzi 4:3-4).
Mi rivolgo dunque a coloro che ancora sono increduli: ‘Smettete di essere increduli, ravvedetevi e credete nel Vangelo (cioè credete che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati, fu seppellito e il terzo giorno risuscitò a cagione della nostra giustificazione), e otterrete la remissione dei peccati e la vita eterna, per cui – perseverando nella fede fino alla fine – quando morirete andrete in paradiso con il Signore; altrimenti i vostri peccati continueranno a contaminare e gravare sulla vostra coscienza, e rimarrete sotto la condanna di Dio e perciò quando morirete scenderete nelle fiamme dell’Ades.
Non credete a Francesco, vi ha mentito. Credete a Gesù, che è il Testimone fedele e verace, che dice: “Perciò v’ho detto che morrete ne’ vostri peccati; perché se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati” (Giovanni 8:24)’