Lo scorso 29 maggio sei pastori evangelici argentini hanno fatto visita a Francesco, capo della Chiesa Cattolica Romana, in Vaticano, conversando e pregando con lui, perchè lo considerano a tutti gli effetti un Cristiano e quindi un fratello in Cristo.
I sei evangelici, tutti di Buenos Aires, avevano un rapporto di amicizia e fratellanza con Jorge Bergoglio prima che salisse al trono pontificio, grazie agli incontri ecumenici di Cattolici ed Evangelici organizzati dalla C.R.E.C.E.S. – Comunión Renovada de Evangélicos y Católicos en el Espíritu Santo – (Comunione Rinnovata di Evangelici e Cattolici nello Spirito Santo).
L’ecumenismo tra Cattolici e Pentecostali iniziò molti anni fa, nel corso del Concilio Vaticano II, per opera del cardinale massone Agostino Bea (1881-1968), che nel 1962 invitò come unico osservatore pentecostale al concilio Vaticano il predicatore pentecostale David Du Plessis delle Assemblee di Dio USA.
In seguito, dopo alcune discussioni preliminari iniziate nel 1970, discussioni che ebbero come interlocutori da una parte il Segretariato per l’Unione dei Cristiani e dall’altra singoli membri di chiese pentecostali, nel 1972 iniziarono i dialoghi internazionali tra Cattolici e Pentecostali.
Questo ecumenismo tra cattolici e pentecostali ricevette ulteriore forza dal cardinale massone Leo Suenens (1904-1996) che, dopo che nel 1967 sorse il Rinnovamento carismatico cattolico, fu incaricato da Paolo VI (massone) di guidare il rinnovamento carismatico in tutto il mondo; e questo mandato fu confermato a Suenens anche da Wojtyla.
E fu proprio sotto la spinta o l’ispirazione di questo cardinale che i Carismatici Cattolici in Italia nel 1992 si aprirono al dialogo ecumenico con i Pentecostali (all’estero da anni sotto la guida di Suenens i Carismatici Cattolici erano già coinvolti in iniziative ecumeniche con Pentecostali), e precisamente con e tramite la Chiesa Evangelica della Riconciliazione (una Chiesa Pentecostale di Caserta) con a capo Giovanni Traettino, e questo perchè questo cardinale affermava ‘Il Rinnovamento cattolico o sarà ecumenico, o non sarà rinnovamento’, frase questa che ha ricordato Matteo Calisi – l’allora responsabile nazionale del RnS che instaurò il dialogo ecumenico con la Chiesa Evangelica della Riconciliazione – il 19 Novembre 1995 in occasione di una giornata organizzata dal Ministero per l’ecumenismo del RnS della Lombardia.
E fu proprio sotto la spinta o l’ispirazione di questo cardinale che i Carismatici Cattolici in Italia nel 1992 si aprirono al dialogo ecumenico con i Pentecostali (all’estero da anni sotto la guida di Suenens i Carismatici Cattolici erano già coinvolti in iniziative ecumeniche con Pentecostali), e precisamente con e tramite la Chiesa Evangelica della Riconciliazione (una Chiesa Pentecostale di Caserta) con a capo Giovanni Traettino, e questo perchè questo cardinale affermava ‘Il Rinnovamento cattolico o sarà ecumenico, o non sarà rinnovamento’, frase questa che ha ricordato Matteo Calisi – l’allora responsabile nazionale del RnS che instaurò il dialogo ecumenico con la Chiesa Evangelica della Riconciliazione – il 19 Novembre 1995 in occasione di una giornata organizzata dal Ministero per l’ecumenismo del RnS della Lombardia.
Ricordiamo che Traettino ricevette un invito a partecipare come oratore allo stadio di Bari per il 25° anniversario mondiale del Rinnovamento nello Spirito Santo, e che in quell’occasione lavò i piedi ad un frate. Da allora, cioè dal 1992, si cominciarono a tenere in Italia degli incontri ufficiali tra Carismatici Cattolici e Pentecostali.
Dunque questo ecumenismo è nato per opera della Massoneria, e sta continuando sotto la spinta della Massoneria che è presente sia nella Chiesa Cattolica Romana che tra gli Evangelici. La Massoneria ha le sue pedine tra gli Evangelici per portare avanti il suo piano, e sicuramente una di esse è Carlos Mraida, battista argentino.
A questo piano bisogna opporsi, rifiutandosi di mettersi con i Cattolici Romani, ma anche con tutti quegli Evangelici che sono per l’ecumenismo o comunque per una qualche forma di collaborazione con la Chiesa Cattolica Romana, anche se fosse solo nel campo sociale.
La Scrittura dice infatti: “Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo” (2 Corinzi 6:14-16). Così è scritto, così noi crediamo e così predichiamo.
Vi esorto dunque fratelli che fate parte di queste Chiese dove aleggia questo spirito ecumenico ad uscirvene e separarvene, perchè la strada è ormai tracciata per le vostre Chiese, e questa strada porta a San Pietro ai piedi del capo della Chiesa Cattolica Romana. Ancora rimane un pezzo di strada, certamente, ma l’obbiettivo che si è proposto la Massoneria è sempre più vicino. E’ solo una questione di tempo, ripeto solo una questione di tempo.
Per approfondire il tema dell’ecumenismo leggi questo scritto: L’ecumenismo.
Tratto da: http://giacintobutindaro.og