Nessuno si lasci ingannare da queste parole di Francesco: “Le Chiese non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita” (http://www.repubblica.it) perché anche se lui ha riprovato le liste dei prezzi dei «sacramenti» presenti nei luoghi di culto cattolici, la salvezza dell’anima secondo la teologia papista continua ad essere per opere, e quindi è come se fosse in vendita in quanto la si deve guadagnare o comprare con opere meritorie.
A tale proposito vi ricordo quello che afferma il Concilio di Trento contro coloro che insegnano – basandosi sulla Parola di Dio (Galati 2:16; Romani 3:23-24; 5:1); – che si viene giustificati soltanto mediante la fede in Cristo Gesù: ‘Se qualcuno afferma che l’empio è giustificato dalla sola fede, così da intendere che non si richieda nient’altro con cui cooperare al conseguimento della grazia della giustificazione e che in nessun modo è necessario che egli si prepari e si disponga con un atto della sua volontà; sia anatema’ (Concilio di Trento, Sess. VI, can. 9.).
Quindi la salvezza di Cristo è gratuita, perché è per grazia che si ottiene, ma la salvezza che insegna la chiesa cattolica romana non è assolutamente per grazia ma è per opere. Le parole di Francesco dunque sono ingannevoli. E’ proprio una volpe.
Cattolici Romani, ravvedetevi e credete nel Vangelo di Cristo, e otterrete così la giustificazione che dà vita. E poi uscite e separatevi immediatamente dalla Chiesa Cattolica Romana che con le sue eresie di perdizione mena le anime in perdizione.
Chi ha orecchi da udire, oda