1) Don Julio Amadeo Abalsamo, ex indossatore e frequentatore di locali notturni ordinato nel 2010.
2) Don Filippo Bardini, ordinato nel 2010 dopo una storia con una catechista minorenne, giudicato "non preparato né degno" e con un'altra donna.
3) Don Antonio Borzacchiello, parroco a Giustenice e Salea, che aveva per amante e perpetua una maestra.
4) Don Giorgio Brancaleoni, vicario, accusato da un anonimo di frequentazioni amorose con uomini
5) Don Giorgio Calvi di Vallego, che aveva una storia con una donna sposata con 4 bimbi.
6) Don Silvano De Matteis accusato di aver importunato la moglie del comandante del porto.
7) Don Cesare Donati, parroco di Bastia, dimessosi dopo l'accusa di avere una relazione con donna sposata e con 2 bimbi.
8) Don Juan Pablo Esquivel, parroco di Pairolo, che convive con amico fanatico del culturismo
9) Don Giovanni Ferrando, parroco a Garlenda accusato di comportamento incompatibile con l'abito sacerdotale (auto sportive, case al mare, scarsa assiduità in chiesa).
10) Don Luigi Fusta, indagato per aver cercato di impedire una denuncia per pedofilia.
11) Don Alessandro Ghersi, della diocesi di Savona, condannato per molestie via e mail a una 18enne.
12) Don Renato Giaccardi, della diocesi di Mondovì, condannato a 4 mesi per atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile, con 40 ragazzini, parroco a Loano.
13) Don Tiziano Gubetta, trovato nudo in un sito per sesso di gruppo.
14) Don Luciano Massaferro condannato nel 2012 a 7 anni e 8 mesi in Cassazione per pedofilia.
15) Don Alfonso Maria Parente, fuggito con la cassa della parrocchia di Pairolo.
16) Don Carlo Pellagatta, prete transessuale (anni '80) di Rollo d'Andora.
17) Don Gabriel Viorel Tirla, prete omosessuale rumeno di Poggi d'Imperia, ha causato la rivolta dei parrocchiani per le sue frequentazioni su internet, denunciato per truffa, per aver preso i soldi delle offerte per le pompe funebri.
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Albenga, "commissariata" la diocesi
La decisione sarebbe stata presa dopo che il Nunzio apostolico ha compiuto una indagine dopo le segnalazioni arrivate in Vaticano. Tra gli scandali la condanna di un prete per abusi su una chierichetta
Papa Francesco avrebbe "commissariato" la diocesi di Albenga, retta da 25 anni da monsignor Mario Oliveri, 70 anni. La decisione sarebbe stata presa dopo che il Nunzio apostolico Adriano Bernardini ha compiuto un'indagine sulla chiesa locale. Era stato inviato dal Papa dopo che in Vaticano erano arrivate segnalazioni su un clero "disinvolto". La notizia non è stata commentata dal vescovo. Anche la curia ha scelto il silenzio.
A monsignor Oliveri viene rimproverato di aver accolto in seminario aspiranti sacerdoti senza aver esaminato con attenzione la reale vocazione dei giovani e questo avrebbe generato preti "deboli". Così la sua diocesi ha dovuto subire vari scandali: sacerdoti condannati o indagati per pedofilia, altri che posano nudi su Facebook, parroci con tatuaggi, sacerdoti che lasciano le parrocchie portando via la "cassa", preti che fanno i barman in locali notturni, altri che corteggiano le fedeli.
Tra gli scandali la condanna per abusi sessuali su una chierichetta di don Luciano Massaferro (7 anni e 8 mesi); la storia di padre Alfonso Maria Parente che fugge con la cassa della parrocchia di Pairolo o quella di don Juan Pablo Esquivel, che vive con un amico ed è appassionato di culturismo.
Monsignor Oliveri avrà un "tutor", si parla di Alberto Maria Careggio, ex vescovo di Sanremo-Ventimiglia, 77 anni, ex "guida alpina" di papa Wojtyla, considerato un progressista.
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